
Ascolta, scroscia. Sulle braccia estive scoperte scivola. Nelle bocche aperte. I palmi aperti e gli occhi chiusi. Ricordi? E' successo almeno una volta. Il fastidio era invece libertà. Ne hai sentito il sapore. Pensi allo smog, di cui è impregnata questa pioggia, dimostrazione in pratica di gravità. Di forza e di pensieri. Pensi alle piogge violente equatoriali, a quelle dei tropici. Sono verdi di foreste e di vita. Pensi al tuo quartiere, ai rivoli sui marciapiedi, le pozzanghere. Ti chiedi quanta pioggia serva a lavare una maglietta, affogata in un secchio. I secchi a raccogliere la pioggia, che cade dal tetto. Dal tetto cadi tu e ti abbandoni ma non sei lieve e non rimbalzi di spruzzi a terra. Piuttosto ti schianti. E la natura comprende te e l'acqua che cade dal cielo, e una è leggera e fine, e tu sei pesante.
Alzati, stai facendo finta, mi stai annoiando, stai diventando melodrammatico. Raccogli la tua roba, finisci di fissare il cielo. Mettiti al riparo. Pioverà ancora per una settimana.
4 commenti:
Quindi se ho bisogno di previsioni meteo mi rivolgo a voi, giusto?
insomma, ciò che è gradevole prima o poi diventa greve e viceversa.
mi piace, perché in fondo nella vita è sempre così che va.
Credevo fosse un blog che ti dice cosa è in e cosa è out. Non un luogo poetico....però di questi tempi forse un po' di poesia ci fa bene.
giusto. qui si vuole, naturalmente arbitrariamente, raccontare le cose in auge del momento. belle o brutte, disarmanti o inaccettabili. prendendosi a volte, delle licenze. poetiche.
and you? are you in auge today?
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